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Rischio di malattia di Parkinson in seguito a uso di Zolpidem


È stata valutata l'influenza dell’utilizzo di Zolpidem ( Stilnox ) a lungo termine sull'incidenza dello sviluppo della malattia di Parkinson.

Sono stati individuati nel sistema di Assicurazione sanitaria nazionale di Taiwan 2.961 soggetti che hanno utilizzato Zolpidem per la prima volta per un periodo superiore a 3 mesi tra il 1998 e il 2000.
I soggetti senza una storia di uso di Zolpidem sono stati selezionati in modo casuale come una coorte di confronto abbinata per frequenza agli utilizzatori di Zolpidem in base a età, sesso e data indice.

La diagnosi di malattia di Parkinson si è basata sui criteri della International Classification of Diseases, Nona revisione, Clinical Modification.
La sua incidenza è stata calcolata fino alla fine del 2009 e sono stati stimati gli hazard ratio ( HR ).

L'incidenza complessiva della malattia di Parkinson è risultata maggiore tra gli utilizzatori di Zolpidem rispetto alla coorte di confronto ( HR=1.88 ).

Tuttavia, non vi è stata alcuna differenza nell'incidenza della malattia di Parkinson tra queste due coorti dopo 5 anni di osservazione.

Il rischio di malattia di Parkinson è aumentato con l'aumentare della dose di Zolpidem, con un hazard ratio di 0.70 per gli utilizzatori a basso dosaggio ( inferiore a 400 mg/anno ) e 2.94 per gli utilizzatori di alti dosaggi ( 1.600 mg/anno o superiore ).

L'incidenza della malattia di Parkinson è risultata maggiore nei soggetti che hanno utilizzato solo Zolpidem ( HR=2.35 ) rispetto a quelli che hanno utilizzato solo benzodiazepine ( HR=1.31 ).

Secondo un’analisi stratificata, l’uso di Zolpidem con concomitante depressione ( HR=4.79 ) ha aumentato il rischio di malattia di Parkinson rispetto a quello degli utilizzatori di Zolpidem senza depressione concomitante.

In conclusione, l'uso di Zolpidem potrebbe smascherare la malattia di Parkinson preclinica, soprattutto nei pazienti con depressione.
Tuttavia, sono necessari studi randomizzati di popolazione ampi e imparziali per confermare questi risultati. ( Xagena2015 )

Huang HC et al, J Clin Psychiatry 2015;76:e104-e110

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