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Associazione tra mutazioni nella proteina lisosomiale glucocerebrosidasi e parkinsonismo


Nell’ultimo decennio sono emerse numerose prove a sostegno di una relazione tra mutazioni nel gene glucocerebrosidasi ( GBA ), implicato nella malattia di Gaucher, e lo sviluppo di parkinsonismo.

I pazienti con malattia di Gaucher omozigoti per mutazioni nel gene glucocerebrosidasi hanno dimostrato di avere una propensione maggiore del previsto a sviluppare la malattia di Parkinson. Inoltre, i portatori di mutazioni di glucocerebrosidasi, in particolare i membri di famiglie di pazienti con malattia di Gaucher, hanno mostrato un aumento del tasso di parkinsonismo.

I ricercatori di tutto il mondo hanno effettuato screening su coorti di pazienti con parkinsonismo alla ricerca di mutazioni del gene glucocerebrosidasi, e hanno osservato che, in generale, i pazienti con malattia di Parkinson, così come i soggetti con altre malattie dei corpi di Lewis, presentano un aumento nel numero di portatori di mutazioni nel gene glucocerebrosidasi di almeno 5 volte rispetto ai controlli della stessa età.

Inoltre, studi neuropatologici in soggetti con parkinsonismo portatori di mutazioni del gene glucocerebrosidasi hanno dimostrato la presenza di corpi di Lewis, diminuzione dei neuroni della sostanza nigra e coinvolgimento delle regioni CA2-4 dell’ippocampo.

Nonostante le basi di questa associazione siano già state chiarite, i risultati continuano a supportare il ruolo della glucocerebrosidasi come fattore di rischio comune nei diversi centri in cui il fenomeno è stato studiato, nelle sinucleinopatie e nei vari gruppi etnici.

Ulteriori studi sull’associazione tra malattia di Gaucher e parkinsonismo porteranno alla scoperta di nuovi dettagli sulla patofisiologia delle due malattie, e si riveleranno cruciali per le consulenze genetiche dei pazienti e dei loro familiari, e per l’identificazione di nuove importanti strategie terapeutiche per i pazienti affetti da parkinsonismo. ( Xagena2009 )

DePaolo J et al, Mov Disord 2009; 24: 1571-1578

Neuro2009



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