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Parkinsonismo indotto da neurolettici


Il parkinsonismo indotto da farmaci è una complicanza ben nota di diversi farmaci e il più comune è il parkinsonismo indotto da neurolettici.
Tuttavia, sono state riportate poche autopsie riguardanti questi casi.

Sono stati valutati anatomicamente presso il Movement Disorders Clinic Saskatchewan in Canada, il cervello di 7 pazienti con parkinsonismo farmaco-indotto con l'insorgenza dei sintomi parkinsoniani in concomitanza con l'uso di farmaci noti per la produzione di parkinsonismo.

6 pazienti erano in trattamento con antipsicotici e 1 con Metoclopramide.

3 casi sono stati trattati con Levodopa per il parkinsonismo.

In 2 casi, le caratteristiche parkinsoniane sono scomparse dopo l'interruzione dell'agente responsabile.
Entrambi i casi avevano prove autoptiche di malattia di Parkinson preclinica.

In 4 dei rimanenti 5 pazienti, i farmaci dopamino-bloccanti sono stati somministrati fino alla morte.

In 4 di questi 5 soggetti, l’istologia del cervello non ha rilevato alcuna causa di parkinsonismo, ma 1 aveva lieve perdita neuronale nella substantia nigra senza corpi di Lewy.

In conclusione, lo studio ha dimostrato che l'inversione del parkinsonismo dopo aver sospeso i farmaci responsabili non indica assenza di patologia sottostante.
I neurolettici possono smascherare il Parkinson preclinico nei pazienti con danno alla subastantia nigra, ma in modo insufficiente al manifestarsi della malattia sotto l’aspetto clinico.
Sebbene il meccanismo delle caratteristiche parkinsoniane rimaste dopo la sospensione dei neurolettici deve essere stabilito, è improbabile che il blocco del recettore della dopamina porti a degenerazione neuronale della sub stantia nigra retrograda.
Inoltre, la Levodopa non sembra avere effetti tossici per la substantia nigra. ( Xagena2016 )

Shuaib UA et al, Mov Disord 2016; 31: 360-365

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